Il pranzo perfetto del 2020, di Albert Sapere
Varcare la porta di Danì Maison è come entrare nel Paese delle Meraviglia. Un giardino molto bello, curato in ogni dettaglio, in cui si inseguono citazioni d’arte come il ponte ispirato dai quadri di Monet.
Sei tavoli in sala e altrettanti nel giardino in modo che ogni ospite possa vivere entrambe le esperienze nel corso della serata. Ad accogliere con eleganza è la moglie Marianna. Il menù qui è stampato su carta pregiata da portare a casa come ricordo, impreziosito da belle illustrazioni. Si potrà scegliere à la carte o optare per uno dei tre menù degustazione più quello vegetariano. Carta dei vini imponente con un’ampia selezione di Dom Pérignon di cui Nino di Costanzo è Dèpositaire.Varcare la porta di Danì Maison è come entrare nel Paese delle Meraviglia. Un giardino molto bello, curato in ogni dettaglio, in cui si inseguono citazioni d’arte come il ponte ispirato dai quadri di Monet. Piante perlopiù mediterranee con qualche esotismo come la maracuja che qui è nata spontaneamente. Poi tante piante succulente, tutte armonicamente disposte. Inoltre molte aromatiche, anche poco note, che verranno poi ritrovate nei piatti. Un giardino complesso e armonicamente sorprendente per la cura del dettaglio e la ricchezza delle varietà e della vegetazione. Un luogo bellissimo per il quale varrà la pena arrivare il prima possibile a cena, godendo della luce ancora piena per ammirarlo con un calice alla mano. Un piatto di qualche anno fa, che si mangia sempre con grande piacere. Uno spartiacque nella presentazione della pasta, perchè quando c’è cura, attenzione e maniacalità è anche più buono. Abbinamento musicale: I say I’sto cca’, Pino Daniele.